Come fare l'autodiagnosi predittiva dell'insolvenza dell'azienda
La capacità dell’impresa di processare il proprio andamento della gestione in modo formale ed efficiente è un argomento molto sentito, in particolare da parte di amministratori e manager per i quali l’importanza di un feedback tempestivo, condiviso e di facile consultazione sulla situazione economico-finanziaria dell’impresa rappresenta uno strumento di controllo di straordinaria importanza.
Il tema dell’autodiagnosi dell’impresa, e della trasparenza informativa interna ed esterna, trova risposte nell’implementazione di report direzionali e integrati contenenti uno score sintetico predittivo dell’insolvenza dell’impresa.
STRUTTURA DELL'ARTICOLO
Caratteristiche ed elementi del reporting
Modelli predittivi dell’insolvenza nel reporting economico, finanziario e patrimoniale
Lo Z-Score di Altman
L’EM-Score
PMI Z-Score
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Conclusioni
L'importanza della previsione finanziaria
La necessità di disporre di informazioni sintetiche, ma sempre più tempestive, a supporto della valutazione dell’evoluzione della gestione ha favorito l’evoluzione dei documenti (i report) con i quali fornire informazioni sull’andamento passato e futuro delle performances aziendali.
La previsione all’interno dei sistemi di reporting di strumenti finalizzati all’autodiagnosi rappresenta uno degli elementi di questa evoluzione continua delle technicalities alla base dei sistemi di pianificazione e controllo aziendali.
In un contesto economico e finanziario profondamente modificato, la determinazione dello scoring dell’azienda dovrebbe divenire parte di un complessivo miglioramento della comunicazione finanziaria aziendale, fino ad essere declinato, con l’andar del tempo, nella costruzione di un report integrato che comprenda molteplici aspetti, anche non meramente economicofinanziari.
In questo senso la costruzione di un report integrato, intendendo come tale «un
documento unico che racchiude sia le informazioni descrittive e finanziarie contenute nel bilancio di esercizio di un’impresa, sia le informazioni descrittive e non finanziarie (come le questioni ambientali, sociali e di governante) contenute nei cosiddetti Bilanci Sociali o di Sostenibilità».
L’impostazione di siffatti sistemi di reporting, pur rappresentando, in fase di loro iniziale
implementazione, un onere in termini di tempo e professionalità da impiegare (o creare), è in grado di fornire informazioni qualitativamente rilevanti per il management e gli interlocutori esterni.
Il risultato finale dell’implementazione di un sistema di reporting come quello descritto
nell’articolo (e ancor più nel caso di reporting integrato) oltre a portare ad un aumento della capacità di autodiagnosi e di governo (effetto interno), favorisce l’accrescimento della qualità informativa percepita dagli stakeholders (in primis i finanziatori), anche in termini di comunicazione indiretta delle capacità manageriali e know-how presenti in azienda (effetto esterno).